Eleganze dipinte. Le donne e il modo di vestire negli affreschi del Trecento
Percorso artistico al Santo in occasione della Festa delle donne
una visita guidata agli affreschi trecenteschi svela il modo di vestire dell’epoca
Durante il governo dei Carraresi per quasi un secolo Padova e il suo territorio vissero un periodo di sviluppo non solo sociale, ma anche nel campo delle arti e della cultura. Tra gli artisti e le personalità che nel Trecento vi lavorarono, sostenuti dal mecenatismo dei da Carrara, si annoverano Giusto de’ Menabuoi, Jacopo d’Avanzo, Altichiero da Zevio, Giovanni Pisano, Francesco Petrarca, Giovanni Dondi dell’Orologio. La città si arricchì di molte opere d’arte e in particolare di pregevoli cicli di affreschi, che si rivelano preziosi nel documentare l’eleganza e gli abiti del tempo.
Dalla seconda metà del Trecento l’abito non è più un costume immutabile nella foggia e nei colori, ma diventa una forma di comunicazione sociale, espressione di valori, status, identità. L’abito e il modo di vestirsi, non solo delle donne, svolge infatti da sempre una funzione di rilievo nel rappresentare l’evoluzione socioculturale di una società.
Il breve percorso artistico “Eleganze dipinte”, proposto in occasione della Festa della donna dalla Messaggero di sant’Antonio Editrice, vuole analizzare questo fenomeno alla luce delle fonti iconografiche presenti in Basilica. Proprio queste ultime, in particolare gli affreschi di Altichiero da Zevio e di Giusto dei Menabuoi, vanno però lette con attenzione: nei dipinti, che sono principalmente espressioni della classe sociale dominante, la raffigurazione dell’abito può essere spesso caricata di un valore simbolico, ideologico e didascalico, e non essere necessariamente aderente alla quotidianità vestiaria del tempo. Queste fonti vanno quindi comparate con altre, quali elenchi di abiti e biancheria tratti da inventari notarili dell’epoca, come testamenti, leggi che cercavano di porre un freno al lusso e “prediche” di attenti uomini di fede.
Ogni partecipante riceverà una copia del volumetto Sante, colte e coraggiose. Figure femminili nella Basilica di Sant’Antonio (ed. Edizioni Messaggero Padova).
Prenotazione obbligatoria
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