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Monumento a Elena Lucrezia Cornaro Piscopia - 1727 - Veneranda Arca di Sant'Antonio

Monumento a Elena Lucrezia Cornaro Piscopia – 1727

Basilica di Sant’Antonio, secondo pilastro a sinistra
Restauro sostenuto dall’Associazione Guide Turistiche “Elena Cornaro Piscopia” di Padova
Intervento di restauro di Monica Vial
Marzo 2017

Il busto marmoreo di Giovanni Bonazza, sul secondo pilastro di sinistra della basilica, perpetua la memoria della prima donna laureata al mondo, Elena Cornaro Piscopia, nata nel 1678.

Figlia naturale del nobile Giovanni Battista Cornaro e della popolana Zanetta Boni fu appassionata per lo studio, manifestando precocemente viva attitudine e volontà di apprendimento, studiando latino, filosofia, teologia, ebraico, arabo, spagnolo, acquisendo inoltre una vasta cultura musicale. Visse come oblata benedettina, scontentando in questo i genitori che avrebbero preferito per lei un matrimonio che, insieme alla sua fama, risollevasse il lustro della famiglia.

Nel 1677 inoltrò domanda per addottorarsi in teologia, ma il cardinale Gregorio Barbarigo, cancelliere dello Studio padovano, si oppose. Il 25 giugno 1678 fu però concesso a Elena Lucrezia di laurearsi in filosofia. Morì nel 1684. Trasferitasi da Venezia a Padova dopo la laurea, visse nel palazzo Cornaro, vicino al Santo. Fu sepolta nella basilica di Santa Giustina di Padova.

Giovanni Bonazza, fondatore di una delle più importanti famiglie di scultori veneti tra Seicento e Settecento, eseguì il busto nel 1727. Allievo, forse, a Venezia di Giusto Le Court, si stabilì a Padova dal 1696, eseguendo poco dopo le decorazioni dei pilastri d’ingresso della cappella delle reliquie al Santo, acquisendo suggestioni da Filippo Parodi, autore della cappella stessa, e proseguendo negli anni successivi a interventi diversi (sculture e lapidi) nella basilica.

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