“Svegliamo il Giotto Nascosto”. La posizione della Veneranda Arca

La Veneranda Arca del Santo, riguardo alle raccolte di firme destinate al ministro Sangiuliano e riportate dai giornali locali, desidera precisare che l’Ente ha partecipato attivamente all’iter di candidatura che ha portato all’iscrizione nella lista del patrimonio mondiale de “I Cicli affrescati del XIV secolo di Padova”.

Un rappresentante dell’Arca del Santo è inserito nel Comitato di pilotaggio “I cicli affrescati del XIV secolo di Padova” di cui il Comune di Padova è capofila e di cui fanno parte i rappresentanti degli enti proprietari. Nel dossier presentato per la candidatura vi è un piano di gestione che prevede azioni di monitoraggio sullo stato conservativo degli affreschi per promuovere gli eventuali necessari restauri.

L’Ufficio Unesco del Comune di Padova, in collaborazione con il Comitato di Pilotaggio, ha presentato domanda di finanziamento al ministero sulla Legge 77/2006 (Bando 2022) che prevede anche uno studio dal titolo “Metodologie di catalogazione e conservazione nell’ambito dei cicli affrescati del XIV secolo di Padova Patrimonio Mondiale”.

Veneranda Arca

Piena collaborazione tra Delegazione Pontificia, Veneranda Arca e Comunità dei Frati

Negli ultimi anni vi è piena collaborazione tra la proprietà, la Delegazione pontificia, la Presidenza della Veneranda Arca e la Comunità dei frati.

Un aggiornamento sul tema si può facilmente trovare nell’ultimo numero della rivista “Il Santo” del Centro Studi antoniani dove sono stati pubblicati una serie di studi presentati il 10 giugno 2023 nella giornata internazionale di studi “GIOTTO RITROVATO novità su Giotto nella basilica di S. Antonio a Padova”.

Come noto qualsiasi progetto riguardante i beni custoditi all’interno della Basilica va preventivamente concordato con la Soprintendenza, con la proprietà che è la Santa Sede, con i vari attori presenti nel complesso basilicale, coloro che da otto secoli custodiscono il santuario – i Frati Minori Conventuali-  e con la Veneranda Arca del Santo che dal 1396 opera a favore del complesso basilicale e dei suoi tesori storico-artistici e devozionali e amministra a favore e nell’interesse della proprietà in base alle norme statutarie, in stretta sinergia con le istituzioni locali.

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